FESTA DELL’ACQUA
Caposele, il paese dell’acqua……
Lunedi sera si aprono le paratie, le acque delle sorgenti della Sanità, con tutta la loro spettacolare energia verranno rilasciate nel fiume Sele, consentendo a tutti di ammirare il loro impeto!
Lo spirito con cui nasce la prima Festa dell’Acqua di Caposele è quello di rendere tutti partecipi della grandezza della risorsa idrica di Caposele mostrando l’acqua mentre ritorna nel suo corso naturale, l’acqua che si riprende i suoi spazi, come 100 anni fa!
Il nostro territorio è ricco di risorse idriche, ricchissimo, con una sorgente, quella della Sanità, fra le più grandi d’Italia, con una portata di oltre 4.000 l/s. Quest’acqua viene captata e convogliata dall’Acquedotto Pugliese per arrivare fino alla punta estrema della Puglia.
Nessuno più, ormai, ricorda quanta acqua sgorgava dalle sorgenti ed alimentava il fiume Sele! Adesso non possiamo più vederla perché solo poche centinaia di litri quelli vengono rilasciati nel fiume. Ma di tanto in tanto le gallerie di adduzione devono subire degli interventi di manutenzione e quindi tutta l’acqua deve necessariamente essere rilasciata nel fiume ed ecco che si possono ammirare i 4.300 l/s di acqua (in questo periodo è questa la portata delle sorgenti) che sgorga, purissima, dalla nostra montagna.
NOTE TECNICHE
Dal punto di vista tecnico, la Sorgente della Sanità di Caposele fa parte dell’ambito idrogeologico dei Monti Picentini ed è la sorgente con portata maggiore rispetto a tutte le altre. L’Acquedotto Pugliese, che è fra i più grandi acquedotti del mondo, ha la Sorgente della Sanità come primo e principale punto di captazione.
Ma da dove nasce tutta questa acqua? Questa è l’acqua che viene raccolta dal massiccio carbonatico del Monte Cervialto, alimentando la falda acquifera che ha come unico importante punto di recapito la Sorgente della Sanità di Caposele.
La sorgente del fiume Sele, dette della Sanità, sgorgante a quota 421 s.l.m sul versante destro del fiume suddetto è stata captata a mezzo di un’opera di presa estremamente semplice. Schematicamente, essa è costituita da un canale collettore affondato nel detrito di falda del piccolo bacino esistente nel sito di trabocco. Fanno capo a questo collettore alcuni canali drenanti (le cui pareti sono finestrate per consentire l'ingresso dell'acqua) che si allungano verso le principali scaturigini
Oggi si festeggia la risorsa che possediamo e che sgorga accanto a noi, oggi si festeggia il nostro patrimonio che consente alle popolazioni di aree povere di acque di dissetarsi, oggi si festeggia la natura e la sua energia!
Scriveva Giuseppe Ungaretti in “Il deserto e dopo”
“Se gli Estensi volevano vedere in giro vivente la loro nostalgia, e portavano Ferrara a Tivoli, se forse le grandi acque di Versaglia sono un canto ferrarese dei Francesi, questi italiani del ‘900 non hanno insegnato al mondo il modo di sbizzarrirsi con l’acqua, hanno semplicemente dato da bere a chi aveva sete. Ma per questo non ci voleva meno fantasia che a quei tempi, e ci voleva una volontà molto più umana. Ne è nata un’opera che …. sfida qualsiasi altra anche per bellezza”
L’opera di cui il mondo non conosce l’eguale, un opera che ancora oggi è la prima nel mondo come lunghezza e la terza per portata d’acqua. Centinaia di migliaia di metri cubi d’acqua purissima che Caposele dona a milioni di abitanti.
Nelle prossimità delle sorgenti è possibile visitare:
- Museo delle acque e la porta del Parco dei monti Picentini;
- Tempio artistico di San Lorenzo
- Zona grotte - cantine
- Informazioni utili: Comune di Caposele
- Pro Loco Caposele