Per la prima volta il ritorno dell' acqua al suo corso naturale è stata, invece, loccasione per ricordare il primato di Caposele e per ammirarlo in una luce diversa e brillante.
Per la prima volta è venuta tanta gente da fuori, gente che prima non sapeva, gente che ora chiede quando sarà possibile ritornare a vedere questo spettacolo, che chiede di poter visitare le inviolabili sorgenti.
L'evento è stato pubblicizzato, tra laltro, con questa frase: la nostra acqua al nostro fiume che sta ad indicare come la comunità caposelese sente fortemente la ricchezza delle sue risorse.
I caposelesi sanno che lacqua è di tutti, sanno che la loro acqua arriva a dissetare una terra che è povera di questo bene, sanno che quello che Caposele dona alle Puglie non va sprecato e che riuscire a portare questa acqua così lontano è indice di alta civiltà sia tecnica che umana, ma per pochi giorni questa comunità ha potuto stringersi intorno al suo bene e godere della sua bellezza. Non solo, ha voluto mostrarlo agli altri, un po per farsene vanto, un po per far comprendere cosa cè davvero a Caposele.
La festa dellacqua di Caposele, ha consentito di unire ancor di più la comunità di Caposele intorno al suo bene, di far sentire tutti partecipi, come è apparso chiaro già la prima sera, intorno al fuoco al centro della piazza ed con la gente affacciata aspettando lapertura dellacqua ed i giorni successivi con tanta gente in Piazza Sanità a guardare lo spettacolo dellacqua. Anche tanti giovani, quelli che ancora non sapevano come potesse essere bello il colore dellacqua e lintensità, quasi assordante, del suo fragore che si è diffuso in buona parte dellabitato.
Liniziativa è stata brillante per questi motivi ed anche perché ha consentito di fare una prova importante: verificare la possibilità di creare unattrazione turistica intono alle sorgenti.
Di questa prospettiva turistica se ne è parlato spesso, ma solo con questa iniziativa è stato possibile verificare se effettivamente c'è interesse intorno all'acqua di Caposele, se, come è accaduto in questi giorni, la gente viene da fuori interessata ed affascinata. Adesso si può affermare che la cosa può funzionare, che, se ben pianificata, potrà dare un concreto ritorno al paese, il quale, finora, nonostante dia tanto, in cambio, riceve solo svantaggi e vincoli.
Ma questa è unaltra storia, è una storia di rammarico, una storia triste per una comunità che, da sola, copre circa il 30% del fabbisogno di acqua dellintera Puglia.
Ma questa storia sarà raccontata un altro giorno quando non si ammirerà lacqua, ma si combatterà per difendere la dignità di Caposele.
Ai caposelesi e per chi ha cuore e passione per la propria terra: "Lottiamo insieme per la NOSTRA ACQUA!"